Nel 1970 un gruppo di paesani diede vita ai Festeggiamenti di Ferragosto in sostituzione alla tradizionale “Sagra dell’Assunta” che prevedeva come uniche manifestazioni la Processione solenne religiosa ed il Minifestival.
In seguito vennero aggiunte altre manifestazioni culturali e di divertimento: dalle giostre alle orchestre e cantanti di fama nazionale come Heather Parisi nel 1983, Litfiba nel 1985, tutta una serie di orchestre di liscio affermate in quel periodo e per i più giovani la discoteca.Tutto questo, con l’andar degli anni, consentì di far conoscere i Festeggiamenti ad un territorio sempre più allargato e annoverare tale manifestazione tra le più titolate e famose della provincia.
Dopo alcuni anni di stallo, grazie alla nascita del G.U.P., ci fu un ringiovanimento generale delle attività e la ripresa dei festeggiamenti; i cambiamenti più significativi furono quello di spostare il minifestival nel periodo della festa dei bambini con la Camminata del Draghetto, e l’inserimento di nuove attività per tutti i gusti come il calcio Saponato, i mercatini “arti e mestieri” e i giochi gonfiabili tutte le sere.
Tante novità ma il punto di forza dei festeggiamenti è diventato lo stand gastronomico, negl’ultimi anni infatti gli organizzatori hanno voluto puntare su una accoppiata di carni insolite ma particolarmente apprezzate, la carne di “Musso” (termine dialettale di asino) con lo spezzatino e le pappardelle al sugo, e la carne di struzzo con l’antipasto di roastbeef e come secondo piatto la tagliata.
L’idea di queste carni è nata per due motivi:
– portare in tavola la carne d’asino, animale presente nelle aziende agricole del nostro paese, che troviamo nelle tradizioni contadine di una volta con lo spezzatino di musso, tipico stufato della cucina contadina veneta, che richiede una lunga cottura affinché la carne diventi tenera e il sugo (tocio in dialetto) diventi denso e saporito per consumarlo con un bel paio di fette di polenta.
– L’altro motivo è quello di inserire una carne più ricercata e raffinata come quella di struzzo, tenerissima di colore rosso intenso come il filetto di bovino, ma dal sapore dolce e simile alla carne di cavallo. Le proprietà nutrizionali sono il basso contenuto di grassi e poco sodio, ricca di Omega3, di proteine e di vitamine PP, A e C. La carne di struzzo ricca di ferro è consigliata agli sportivi, ai ragazzi, alle donne in gravidanza e tutti coloro che desiderano un’alimentazione sana ed equilibrata.
Per i palati più tradizionali sono presenti nel menù un’ampia scelta di piatti locali come trippa, costicine e salsicce, affettati e formaggi, o i buonissimi e particolari “Spaghetti del Drago” così chiamati perché piccanti e inventati dai cuochi del G.U.P. in occasione della Camminata del Draghetto.